Ci troviamo nuovamente in Val di Susa, alla ricerca di un Paese Fantasma con una storia davvero interessante. Garda di San Giorio è un piccolo paesino conosciuto per il Giuramento del Garda. Proprio in questo luogo i partigiani valsusini si sono riuniti per giurare solennemente di combattere i nazifascisti.
COME ARRIVARE E DESCRIZIONE ITINERARIO
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Partenza/quota: Frazione Martinetti/Viglietti (o Vietti su Google Maps) – San Giorio di Susa (420 m)
Arrivo/quota: Garda (810 m circa)
Tempo di salita: 45 minuti circa
Grado di difficoltà: T
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Una volta raggiunto in macchina il piccolo paesino di Martinetti, basta lasciare l’auto nel primo spiazzo che incontri appena dietro il pilone votivo. Segui per la frazione gemella Viglietti (trovi il cartello di fronte al pilone votivo) addentrandoti nella intima stradina tra le case.
Poco più avanti la strada finisce e proseguono alcuni sentieri, ma tu non devi seguire quei cartelli, devi infatti salire verso destra dove trovi scritto “Sentiero della Memoria”. Appena sopra la collinetta segui il sentiero verso sinistra, che si addentra nel bosco.
Non ti puoi sbagliare, poco dopo incontrerai un bivio, entrambe le strade portano al pianoro del giuramento e poco più su al paesino di Garda. Tu prendi la stradina in salita, dedicata ai pedoni 🙂 (sì, è possibile arrivare molto vicino anche in auto, ma che gusto c’è?).
Il sentiero si sviluppa interamente su mulattiera in mezzo al bosco.
In pochi minuti raggiungerai il pianoro, dove troverai un’area attrezzata e le coccarde tricolore. Devi sapere infatti che tutti gli anni, l’8 dicembre (lo stesso giorno del giuramento) i cittadini si ritrovano per commemorare l’anniversario.
Dopo aver mangiucchiato il nostro solito misero pasto abbiamo proseguito sul sentiero, raggiungendo il pilone del Garda. Ancora pochi minuti e abbiamo raggiunto il piccolo “Paesino Fantasma” che poi tanto fantasma non è… Devi sapere infatti che abbiamo notato una signora affacciata su una casa semi ristrutturata, che ci ha puntato come se fossimo stranieri provenienti da un altro continente!
Non preoccuparti, il paesino è quasi completamente abbandonato e la maggior parte delle case cadono a pezzi.
Dato che il sentiero dura poco, al ritorno ti consiglio di fare un salto al bellissimo Castello di San Giorio (noi l’abbiamo notato all’andata, dalla macchina).
Spero di averti dato un po’ di ispirazione! Mi raccomando continua a seguirci per scoprire altri Paesi Fantasma in Piemonte!
Tu ne conosci alcuni? Scrivili nei commenti 😉
Guarda la nostra video-guida!
Ciao.
Don Foglia o Don Dinamite non era di San Giorio. Era di Novalesa!! Il ponte che fece saltare era quello dell’Arnodera . Non so se avete presente dove passa il treno in quel punto ma deve aver fatto un bel botto 🙂 la storia della vita di Don Foglia è estremamente affascinante e estremamente drammatica . Dopo il campo di concentramento, i fascisti per rappresaglia lasciarono un ordigno presso la sua casa al Moncenisio. Purtroppo la bomba fu rinvenuta dai suoi nipotini che incuriositi tentarono di aprirla. La perdita dei due bambini lo devastò Ancor più che Mauthausen. Divenne missionario e poi, forse per cercare di fare pace con il passato , rientrò in Germania e rimase lì fino alla morte. Credo che Novalesa riuscì in seguito a riportare qui le sue spoglie. Don Dinamite è un po’ un casino leggendario. I nostri vecchi ricordano ancora le sue gesta. Spero che anche noi diventando vecchia non smetteremo mai di ricordarle 🙂
*un valsusino leggendario. ( Casino l’ha inserito per sbaglio il mio telefono)