È stato strano il susseguirsi di avvenimenti che ci hanno portato quel giorno ad organizzare il cammino di Santiago de Compostela in 10 giorni…
Chiaramente, abbiamo potuto attraversare solo la Galizia.
Ho deciso di suddividere questo articolo in 2 parti, nella prima (quella che stai leggendo) ti parlo degli aspetti organizzativi, mentre nella seconda (che trovi qui) ti racconto la mia esperienza emotiva.
“Eh ma se non lo fai tutto dall’inizio è come vedere un film dal secondo tempo”
Questa è una delle critiche che ho ricevuto più spesso. Purtroppo, non avevo la possibilità di assentarmi dal lavoro per più di 1 mese, ecco perché non sono riuscita a percorrerlo tutto.
La mia personale esperienza si limita quindi a 10 giorni totali (8 di cammino e 2 di viaggio).

So che ci sono persone che, come me, non hanno la possibilità per un motivo o per l’altro di farlo tutto… e sono proprio loro che vorrei spronare.
Fregatene di quello che ti dicono.
È inutile aspettare l’occasione migliore, il compagno di viaggio perfetto, il momento in cui si ha più tempo. Rischi di aspettare in eterno e di non farlo mai.
Spero che, raccontandoti la mia esperienza, riuscirai a convincerti e a buttarti in quella che sarà sicuramente una fantastica esperienza di vita!
Perché fare il cammino di Santiago de Compostela
I motivi che spingono le persone a buttarsi in questa esperienza sono diversi:
- motivi religiosi/spirituali;
- dare una svolta alla propria vita, segnare un cambiamento;
- sfidare sé stessi;
- per il puro piacere del trekking e dell’esperienza.
Io per esempio l’ho fatto per il piacere del trekking, da vera appassionata quale sono.

Quanto è lungo il cammino francese
Dovresti sapere innanzitutto che esistono diversi cammini che conducono a Santiago. Quello francese è il più famoso e il più percorso, parte da Saint-Jean-Pied-de-Port, al confine con la Francia, è lungo circa 800 km e dura all’incirca 30/40 giorni se percorso tutto. Ovviamente dipende anche dal tuo passo.
Noi abbiamo percorso in 7 giorni effettivi di cammino tutta la Galizia, ovvero la regione in cui si trova Santiago de Compostela (in tutto 170 km circa).

Organizzazione del Cammino di Santiago
Prima di tutto, abbiamo scelto i nostri compagni di avventura. Siamo partiti in 3: Io, Fabio e Stefania.
Qualcuno mi ha chiesto se vale la pena farlo da soli… la mia risposta è CERTO!
Abbiamo conosciuto tantissime persone che sono partite in solitaria, ma la verità è che sul cammino non sarai mai solo.
Anche se sei la persona più timida e asociale del mondo, riuscirai comunque a fare amicizia e a scoprire di saper parlare qualsiasi lingua!

Abbiamo deciso di andare ad agosto non tanto per scelta, quanto perché avevamo le ferie in quel mese.
Avendo solo 10 giorni a disposizione abbiamo dovuto calcolare meticolosamente le varie tappe. Abbiamo fatto in tutto 7 giorni di cammino + un giorno in cui abbiamo preso il bus e abbiamo visitato Finisterre e Muxìa (gli altri due paesi con il famoso pilastro del km 0).
Una volta organizzato il viaggio, non ci restava che pensare all’attrezzatura!
L’attrezzatura per il cammino di Santiago
MENO È MEGLIO... Questa è la classica frase che sentirai dire a tutti i pellegrini. Evita di caricarti di roba inutile e porta lo stretto indispensabile.
Non risparmiare sui medicamenti, ci vuole davvero poco a farsi venire le vesciche ai piedi… Cambi? portane due o tre, tanto li potrai lavare tranquillamente lungo il cammino.
Non dimenticare il powerbank, il sacco lenzuolo da usare negli ostelli e una borraccia capiente!
Non voglio dilungarmi troppo sulle cose più tecniche perché ho pubblicato un video sul mio canale Youtube dove ne parlo ampiamente. Te lo linko qui sotto!
Come la maggior parte dei pellegrini ci siamo informati su Google per l’attrezzatura ideale da portare durante il cammino.
Ammetto che l’attrezzatura che abbiamo portato è stata tutta azzeccata, se non fosse che purtroppo ho avuto una piccola disavventura con i piedi. Ho raccontato la vicenda nella seconda parte di questo articolo.
Cammino di Santiago – Le tappe
Siamo partiti da Pedrafita do Cebreiro, all’inizio della Galizia, e abbiamo raggiunto Santiago dopo 7 giorni di cammino. Abbiamo girato un video dove Fabio spiega per filo e per segno tutte le tappe percorse. Lo trovi qui sotto!
Le scarpe giuste per il cammino di Santiago de Compostela
Voglio spendere qualche parola in merito a questo argomento, che secondo me è molto importante. È infatti certo che se parti per il Cammino di Santiago de Compostela senza le scarpe adatte, patirai le pene dell’inferno (io ne so qualcosa).
Ma quali sono le scarpe adatte?
La verità è che non c’è una regola precisa, in molti concordano sul fatto che basta siano comode e che non siano nuove di pacca.
Secondo la mia personale esperienza mi sento di dire anche che non devono essere scarpe da trekking in montagna (quindi grosse e pesanti).
Il Cammino francese, salvo alcuni tratti al confine con la Francia, ha poco dislivello e si sviluppa su tantissimi tratti di asfalto/sterrata. È quindi bene organizzarsi con delle scarpe leggere e molto comode.
Io ho avuto diversi problemi di vesciche e dolori, che mi hanno costretto a utilizzare dei sandali aperti (che ho trovato comodissimi!).

Attenzione anche ai calzini, non usare calzini troppo pesanti perché rischi di far sudare troppo il piede. Lascio QUI un link utile dove parlo delle scarpe adatte a un cammino.
Medicamenti vari
Per quanto riguarda medicine e garze varie, ti faccio un elenco di quello che effettivamente ci è servito:
- Aspirina
- Nastro cerotto
- betadine
- cerotti di varie misure
Queste sono le cose in assoluto più utili. Potrebbe rivelarsi utile anche l’acquisto di tutori per le ginocchia, ma questo puoi farlo benissimo durante il cammino, in una delle numerose farmacie.
Esistono in commercio diverse creme per i piedi, ma io onestamente non so consigliartene perché non le ho utilizzate. Ho però sentito delle persone sul cammino che, nonostante le avessero utilizzate, hanno comunque avuto problemi di vesciche.
La verità è questa: se il tuo piede è propenso alla formazione di vesciche, non ne scamperai.
I sandali aperti ti salveranno!
Conclusioni
Quella che abbiamo vissuto durante il Cammino di Santiago de Compostela è stata una vera e propria prova di resistenza per noi.
Abbiamo imparato tanto, abbiamo conosciuto persone fantastiche, abbiamo sofferto, abbiamo riso, ci siamo commossi.
Arrivato a questo punto magari ti sarai un po’ incuriosito, e vorrai conoscere la storia del nostro Cammino di Santiago, il racconto del viaggio “emotivo”. Se è così, ti invito ad andare alla seconda parte di questo articolo:
Per qualsiasi domanda, dubbio, curiosità, scrivimi nei commenti 😉
Ti lascio intanto il link al sito ufficiale dove puoi trovare tantissime informazioni utili per iniziare a progettare il tuo itinerario.
https://www.camminosantiagodecompostela.it/
Ho trovato molto utile questo articolo mi piacerebbe però sapere come vi siete organizzati x andare a O Cebreiro.Vorrei partire a metà agosto ma non trovo bus disponibili da Astorga a O Cebreiro a che compagnia vi siete rivolti?